Italia: Movimento studentesco del '68

Come molti nonni ricordano e molti film riproducono , il '68 fu un anno molto importante nella storia della protesta studentesca. I lunghi cicli di protesta che si verificarono alla fine degli anni ‘60, caratterizzarono l’educazione e la politica di un’intera generazione.
Migliaia di studenti scesero in piazza, per contrastare i metodi, i contenuti della didattica e il potere del professore. Gli studenti rivendicavano un modello di insegnamento che aveva il suo vertice nell'esame "alla pari" tra il docente e l'allievo.
Quel momento, lungi da qualsiasi tipo di valutazione, doveva essere visto come un confronto il cui esito non poteva che essere positivo.Accanto a rivendicazioni di questo tipo convivevano forme di protesta decisamente folcloristiche, tra le quali primeggiavano la distruzione e il rogo dei libri di testo, considerati strumenti di un insegnamento ormai destinato ad andare in pensione.
(fonte:studenti.it)
Trento
Nel 1966, più precisamente il 25 Gennaio 1966,a Trento, avvenne la prima occupazione studentesca, in quanto gli studenti , che studiavano sociologia, non volevano che il loro percorso si trafromasse in una laurea in scienze e politiche.
Milano
Le prime iniziative portate avanti dal movimento studentesco si verificarono al “ Parini” a Milano. In seguito, il ruolo di guida della contestazione fu assunto dal "Mamiani" uno dei licei più in auge nell'ambiente borghese della capitale.
(fonte:studenti.it)
Roma
Situato nel quartiere Prati, l'istituto era frequentato soprattutto dai cosiddetti figli di papà. Gli alunni del "Mamiani", iniziarono un'interminabile sequenza di occupazioni, accompagnate in seguito da provvedimenti disciplinari. La protesta degli studenti, quindi, si allargava a macchia d'olio in tutta Italia, coinvolgendo la quasi totalità delle scuole medie, superiori e delle università. Spesso, le occupazioni venivano sciolte grazie all'intervento delle forze armate, tuttavia, sino a quel momento, non si poté parlare di veri e propri scontri tra studenti e polizia.
La situazione cambiò totalmente il 1° Marzo 1968: considerato da molti l'inizio del Sessantotto, cioè della lotta contro il Sistema e i suoi difensori.
Quattromila persone (in maggioranza studenti universitari) si radunano in Piazza di Spagna, a Roma, e marciano verso la Facoltà di Architettura di Valle Giulia per “liberarla” dalla presenza di poliziotti. Ad attenderli c'è una formazione della squadra mobile della Polizia. È il preludio di una delle battaglie più dure e significative dell’intero movimento sessantottino.
Per la prima volta gli studenti, uniti in una lotta comune nonostante la fede politica eterogenea (a Valle Giulia combattono militanti di estrema sinistra ed estrema destra insieme) reagiscono alle cariche della polizia e quasi “vincono” lo scontro. Non era solo l’incoscienza della gioventù, ma la sensazione che il vento soffiasse dalla loro parte e che la storia li avesse voluti lì per dare voce a un’esigenza profonda: la necessità di cambiamento dell’intero Paese.
(fonte:studenti.it)
Firenze
Prendono il via a Firenze le manifestazioni di protesta del fatidico ‘68, con uno degli scontri di piazza più cruenti. La polizia sgombera il 30 gennaio 1968 la Facoltà di Magistero dell’Università di Firenze, mentre viene occupata la Facoltà di Lettere.
Nel corso della grande contestazione studentesca di quel giorno, con gli studenti in rivolta contro l’arretratezza del sistema universitario, la polizia intervenne duramente in Piazza San Marco, , mentre tutte le facoltà universitarie cittadine vengono nuovamente occupate.
Il giorno successivo il rettore, Giacomo Devoto, si dimette per protesta contro il comportamento della polizia e il rifiuto del prefetto di ricevere una delegazione del movimento studentesco.
(fonte:tessere.org)
Venezia
In questo breve documentario viene raccontato il '68 a Venezia, attraverso
le testimonianze di alcuni dei protagonisti di quel periodo,
in particolare di coloro che hanno guidato il movimento studentesco e operaio veneziano,
ma anche di coloro che hanno semplicemente partecipato e vissuto quella stagione.