Lavori

Adele Goldberg iniziò a lavorare al PARC nel 1973 come assistente di laboratorio e di ricerca, e alla fine diventò responsabile del System Concepts Laboratory dove sviluppò il linguaggio Smalltalk-80, ovvero un ambiente di programmazione ad oggetti costituito da finestre sovrapposte su schermi grafici. Non solo il formato innovativo di Smalltalk era più semplice da usare, ma era anche personalizzabile, e gli oggetti potevano essere trasferiti tra le applicazioni con il minimo sforzo. Goldberg e il suo collega Alan Kay furono coinvolti anche nello sviluppo di modelli di progettazione comunemente utilizzati nei software. La Goldberg ebbe molto successo nella sua carriera, infatti ricevette il Lifetime Achievement Award di PC Magazine nel 1996, e nel 1994 fu nominata membro dell'Association for Computing Machinery. Molti dei concetti sviluppati da Goldberg e dal suo team al PARC sono diventati la base per interfacce utente basate sulla grafica, sostituendo i precedenti sistemi basati sulle righe di comando. Un giorno Steve Jobs richiese una dimostrazione del sistema Smalltalk, ma lei si rifiutò. Tuttavia fu obbligata dai suoi superiori a soddisfare la richiesta di Jobs. Infine Apple utilizzò molte delle idee del team di Goldberg per le implementazioni sull'ambiente desktop Macintosh. Nel 1988, Goldberg lasciò PARC per fondare ParcPlace Systems, una società che creava strumenti di sviluppo per applicazioni basate su Smalltalk. Ricoprì il ruolo di presidente e CEO di ParcPlace Systems fino alla fusione nel 1995 con Digitalk. Inoltre, fu co-fondatrice della Neometron Inc., un fornitore di supporto Internet di Palo Alto, in California. Il Computer History Museum in California ospita una raccolta di documenti di lavoro, relazioni, pubblicazioni e videocassette di Goldberg relativi al suo lavoro sullo sviluppo di Smalltalk.

Lo Smalltalk è un linguaggio di programmazione orientato ad oggetti ideato dal gruppo di ricerca del PARC formato dagli scienziati e informatici Alan Kay, Dan Ingalls e Adele Goldberg. Ci sono diverse varianti dello Smalltalk, la prima versione fu ideata da Alan Kay, nominata Smalltalk-71; Kay riteneva che si potesse implementare in una "pagina di codice" un linguaggio di programmazione basato sull'idea del passaggio di messaggi ispirato a Simula. La versione Smalltalk-80 fu la prima versione di Smalltalk che fu disponibile al di fuori del PARC, e che fu mostrata ad aziende come la Apple e la Hewlett-Packard e ad università per ottenere una revisione tra pari e l'implementazione del linguaggio nelle loro piattaforme. Nel 1983 fu finalmente pubblicato e implementato come linguaggio standard.


Cosa ha portato lo Smalltalk?

Lo Smalltalk ha influenzato significativamente altri famosi linguaggi di programmazione come Java, Phyton, JavaScript, C, C# e Ruby. L'introduzione dello Smalltalk ha portato un cambiamento radicale rispetto al modello procedurale, basato sulla separazione dati/programmmi; il nuovo paradigma è basato sul concetto degli oggetti, che contengono sia i dati che i programmi. Questo cambiamento all'inizio non fu ben accolto dai programmatori tradizionali, ma col tempo i linguaggi che sono nati dallo Smalltalk sono riusciti a trovare un punto di contatto tra il vecchio paradigma e quello nuovo. Purtroppo ora lo Smalltalk è utilizzato meno a causa dell'arrivo delle Applicazioni Web, ma la piccola community è ancora molto attiva e continua a sviluppare applicazioni innovative sfruttando al meglio le caratteristiche del linguaggio.